- Artista: Boogie Down Production
- Etichetta: Jive Records
- Anno di realizzazione: 1988
Da molti è considerato il primo disco hip hop con un vero e proprio messaggio politico, la coscienza di strada che finalmente iniziava ad esprimere i problemi che affliggevano la comunità nera: la brutalità della polizia, la corruzione del governo, l’AIDS, il razzismo istituzionalizzato e la violenza dilagante nei quartieri più poveri. Il disco crebbe all’ombra di “It Takes a Nation of Millions to Hold Us Back” dei Public Enemy, uscito dopo appena un mese, ma questo capolavoro di rime e beats è rimasto un punto di riferimento del rap politico.
La storia è andata più o meno così: Scott La Rock e KRS-One creano la BDP (Boogie Down Produtions). Il primo è il DJ, il secondo l’ MC. Nel 1987 pubblicano “Criminal Minded“, che ottiene un ottimo successo di critica. Nell’estate di quell’anno, Scott viene ucciso. KRS continua a suonare, citando continuamente il suo compare e mantenendo il nome BDP. Cambia però tematiche: non più violenza e gangsta rap, ma messaggi socialmente consapevoli; nasce “By all means necessary”.
Sia il titolo che la foto di copertina dell’album traggono ispirazione dalle gesta del leader nero Malcolm X (se non sai chi sia molla tutto e torna su Tik Tok). Lo slogan di Malcolm “By any means necessary” infatti entra nella cultura popolare non solo afroamericana, attraverso un discorso tenuto nell’ultimo anno della sua vita.
“We declare our right on this earth to be a man, to be a human being, to be respected as a human being, to be given the rights of a human being in this society, on this earth, in this day, which we intend to bring into existence by any means necessary.”
Dopo la sua morte lo slogan comincia ad apparire accanto ad una iconica fotografia che lo ritrae in primo piano mentre scruta la strada dalla finestra della sua casa nel Queens con in mano una carabina M1. Ha un buon motivo per farlo: il 14 febbraio 1965, quella casa fu bruciata; una settimana dopo viene assassinato mentre tiene un discorso.
La cover del disco ritrae KRS nella stessa posa, vestito con bomber e cappello marchiati BDP e con un Uzi al posto della carabina. L’inner sleeve è concettualmente il suo opposto: Scott La Rock a un anno di età con una mano in bocca.
Così come la foto originale, l’art cover di questo LP è divenuto un simbolo di ribellione, una chiamata alle armi per la popolazione afroamericana, vessata da soprusi e ingiustizie.